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Finisce in parita l'atteso incontro casalingo del Mirto-Crosia per dare la prima vittoria in campionato ai tifosi delusi sia per la retrocessione sia per l'inizio deludente in questo campionato. Da ricordare che il Mirto-Crosia incontrava in questa terza gara l'Audace Rossanese che aveva battuto in coppa calabria sia all'andata che al ritorno.

MIRTO-CROSIA   A. ROSSANESE  0-0

MIRTO CROSIA: Fiorentino, Spataro, Curia B., Gulluscio, Desimone, Moscato,
Fontana, Salerno, Madeo(dal 85'st. Lefosse), Devincenti, Cretella(dal 56'st.Montesanto)

In Panchina: Mazziotti, Curia F., Russo, Diaco, Mingrone.
Allenatore: Mingrone.

AUDACE ROSSANO: Luzzi, Murrone, Adimari, Scalise (dal 55' st.Rizzo), Frontera,
Bevacqua, Sapia(dal 22'st. Campana A.), Pacenza, Attadia, Russo(dal 60'st.Micciullo), Cersosimo.

In Panchina: Campana D., Vulcano, Mollo, Deluca.
Allenatore: Scorza.

Arbitro: Santise di Catanzaro.

Note: Ammoniti: Fiorentino(M), Gulluscio(M), Montesanto(M), Scalise(AR).
Angoli: 4-4. Recupero: 2 pt, 4 st. Spettatori 400 circa.


L'ennesima sfida contro i vicini del Rossano termina in parità. A
graziare quelli dell'Audace una chiara presenza divina, che sventa la palla
dalla rete ogni qual volta il Mirto ne insedia la porta, e il quasi gol fallito
da Madeo su calcio di rigore, che centra la traversa mandando in fumo novanta
minuti di sofferenza. Partita che non registra grandi giocate nel corso del
primo tempo, ma che a differenza si anima nel secondo per la gioia dei tifosi.
La formazione di mister Scorza oltre a resistere alla pressione dei locali non
riesce nel corso della partita ad imporre le proprie giocate. Nella ripresa è
soprattutto con l'ingresso di Montesanto che il Mirto riesce a trovare una
marcia in più. La squadra domina nella metà campo avversaria facendo della
porta di Luzzi il bersaglio centrale delle giocate. Al 67' è proprio
dell'attaccante locale l'imponente conclusione che si schianta sulla traversa
facendo tremare la porta dell'Audace. Ospiti incisivi sullo scadere con un
contropiede che permettere di battere per tre volte la palla in porta ma bravo
Fiorentino a sventare con maestria.

Francesco Scalese