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Quello appena conclusosi è stato un campionato con una sorpresa, come tale inaspettata, che ha decretato la retrocessione dell'U.S. KROSIA.

Inutile cercare gli errori che in percentuale maggiore hanno decretato questo risultato. Inutile allo stesso modo cercare colpevoli. Così come quando si vince, in una squadra, si vince insieme allo stesso modo le sconfitte non possono che appartenere a tutti.
E' forte, davvero forte, la similitudine che intercorre tra il calcio e la vita. Sconfitte inattese precedono o seguono successi inaspettati. Come nella vita, anche nel calcio, alcune volte il lavoro non paga. Ma come nella vita le "sconfitte" e le "delusioni" possono essere per alcuni un punto di arrivo, per altri UN NUOVO PUNTO DI PARTENZA.
Fu così, per noi della "banda Krosia", qualche anno fa quando, con lo stesso stupore, ci ritrovammo dopo un campionato maledetto, retrocessi in terza categoria.
Nessuno di noi si è scoraggiato allora, nessuno di noi si scoraggia oggi.
Allora costruimmo una squadra che non solo seppe immediatamente vincere il campionato ma che, addirittura, non ebbe mai rivali che misero anche solo in discussione chi alla fine avrebbe conquistato la promozione.
Oggi stiamo già ponendo le basi per la COSTRUZIONE DI UNA CORAZZATA che non solo avrà come compito quello di conquistare l'immediata promozione in prima categoria, ma soprattutto che contenga già in se le basi per una formazione che possa esprimersi al meglio anche nel campionato di prima categoria.
Come ha scritto qualcuno qualche tempo fa: non è importante cadere, quanto avere la capacità di rialzarsi. E NOI SIAMO GIA' IN PIEDI.
Per questo già sabato 4 e domenica 5 luglio iniziamo con la prima delle tradizionali feste del Krosia in piazza del Popolo. Perché nonostante tutto continua ad essere una esperienza meravigliosa che dura da 15 anni.

Comunicato stampa Krosia